Circa 300.000 italiani insorti in armi, circa 100.000 morti, decine e decine di città insorte, intere zone della Penisola per anni furono in guerra contro l’invasore e i collaborazionisti locali, ovvero i giacobini. Chiese profanate, musei svuotati, popolazioni massacrate e vessate, intere città date alle fiamme, Papi arrestati, Sovrani costretti alla fuga, Repubbliche fittiziamente create abbattute dalla furia popolare, intere regioni riconquistate da masse condotte da nobili o da preti, la spedizione del cardinale Ruffo alla riconquista del Regno di Napoli, quella degli aretini per la riconquista del Granducato, le “Pasque Veronesi”, la tragedia di Lugo di Romagna, i lazzari napoletani, i trasteverini romani, i tirolesi di Hofer, i calabresi guidati dai cosiddetti “briganti”, uomini come Fra’ Diavolo, Rodio, Nunziante, Pronio, Panedigrano o Brandaluccioni in Piemonte: sono tutti episodi e personaggi di una meravigliosa epopea.
È l’incredibile storia della Insorgenza controrivoluzionaria delle popolazioni italiche, e ancor più incredibile è il fatto che tutto ciò sia per lo più ignoto al grande pubblico e alla coscienza storica delle popolazioni italiche.
La cognizione di tutto ciò è oggi necessaria per chiunque voglia avere una conoscenza più precisa delle radici dell’Italia contemporanea, per comprenderne i problemi irrisolti che ancora oggi l’assillano.